Sergio Raccichini 25 marzo 2017Sergio Raccichini 25 marzo 2017 al liceo Sergio Raccichini 25 marzo 2017Sergio Raccichini 25 marzo 2017Sergio Raccichini 25 marzo 2017 E“Il musicista emigrato a New York dopo il terremoto del 1933 della Majella” Gli alunni vanno a lezione di sonno

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GUARDIAGRELE. Si innalza l'età media dei giovani in cerca di lavoro, aumentano gli uomini che scelgono la via della consulenza per l'inserimento e sale anche la percentuale dei laureati, che arrivano a un quarto sul totale. Lo dice il bilancio del primo semestre dell'anno elaborato da Punto giovani nell'ambito del "Servizio sulle politiche giovanili" dello sportello Informagiovani finanziato dalla Comunità montana Maielletta. In 6 mesi sono stati in 298 a rivolgersi allo sportello per consulenze sull'avvio al lavoro. Un'affluenza che ha risentito, raccontano le operatrici Sabrina Savino e Carmela Di Sciascio, «di punte elevate registrate soprattutto in concomitanza della presentazione delle candidature per l'apertura della Ikea a San Giovanni Teatino, con la compilazione online dei quesiti di accesso e  del curriculum vitae». In seconda posizione tra le richieste più frequenti, dopo la lotteria per l'assunzione presso il colosso svedese del mobile, viene la richiesta di consulenza per l'accesso al mondo della scuola in posizione di insegnamento. «Si tratta», spiegano le specialiste di Punto giovani, «della presentazione delle domande di preselezione al Tirocinio formativo attivo (Tfa) per i docenti non abilitati. Come per l'Ikea», proseguono, «la candidatura prevedeva una procedura informatica su cui è stato fornito ampio supporto e consulenza specifica per la corretta formulazione delle domande di accesso. Abbiamo fornito assistenza, consulenza e messo a disposizione materiali informativi come riviste specializzate e testi sulla procedura di accesso e sulle modalità e tempi di svolgimento delle preselezioni».  Dopo aver rilevato che «molti utenti hanno dimostrato scarsa dimestichezza nell'utilizzo del computer e di Internet e nella corretta formulazione dei curriculum vitae e relative lettere accompagnatorie», Savino e Di Sciascio annotano che «l'incremento dell'età media e della componente maschile  dei fruitori del servizio è senza dubbio causato  da un inasprimento della domanda di lavoro e da un innalzamento del tasso di disoccupazione locale. Da segnalare che anche tra i laureati comincia a evidenziarsi la tendenza a dequalificarsi rispetto ai titoli di studio conseguiti, nella speranza di ottenere un qualsiasi lavoro». (f.b.) 


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GUARDIAGRELE. Punto giovani incontra nell'ultima settimana di settembre gli studenti delle scuole superiori di Guardiagrele. «E' l'incontro annuale», spiega Antonio Carabella, presidente dell'associazione che per conto delle istituzioni studia il disagio giovanile, «che organizziamo per illustrare ai nuovi arrivati alle superiori gli scopi e le attività di Punto giovani, con un invito a collaborare alle nostre attività». Agli studenti dell'ultimo anno di liceo scentifico e Itc, dal 2011 organizzati nel Polo scolastico guardiese, sarà illustrato il programma dell'associazione per l'orientamento didattico e progfessionale post-diploma di maturità. (f.b.)


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GUARDIAGRELE. Punto giovani festeggia l'inizio del 26° anno di attività rivisitando a ritroso la sua storia. Spettacoli, interventi dei presidenti dalla fondazione a oggi, proiezioni di vecchi filmati e un rinfresco per i molti invitati. E' il canovaccio della serata al cinema-teatro Garden che comincia alle 20,30, un evento che il vice presidente Nico Di Prinzio definisce «una rimpatriata tra vecchi amici condita di riflessioni sulle ragioni che ci hanno portato a essere ancora qui, uno stimolo alle istituzioni per elaborare politiche centrate sui giovani». Punto giovani ha pubblicato a più riprese studi scientifici sulle problematiche giovanili partendo da disagi come droga, alcolismo e difficoltà di ingresso nel mondo del lavoro. «Dagli anni Ottanta a oggi molto è cambiato», spiega il presidente, Antonio Carabella, «perché la questione del lavoro è divenuta di gran lunga la più frequente nelle centinaia di contatti che stabiliamo ogni anno. Nel 2010 i nostri consulenti specializzati nella ricerca dell'occupazione hanno ricevuto richieste anche da persone che avevano perso l'impiego, in qualche caso più di una volta. E l'età media del disoccupato si è elevata in proporzione».

Francesco Blasi

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GUARDIAGRELE. Hanno assistito adolescenti e giovani a rischio di emarginazione o in cerca del primo lavoro. E si tratta soltanto di una parte minima delle attività svolte nel 2010 da Punto giovani, l'associazione guardiese sorta oltre due decenni fa per contrastare il disagio adolescenziale nell'area pedemontana orientale. 50mila euro circa movimentati nel bilancio dello scorso anno, più una corposa relazione che in otto pagine guarda anche al futuro sono al centro di alcune dichiarazioni di Nico Di Prinzio, segretario e tesoriere dell'associazione che ha formato la coscienza giovanile locale. «Il 2010», commenta Di Prinzio, «è stato un anno di grande vitalità nonostante anche stavolta siano mancati i trasferimenti dalla Provincia, poco meno di 12mila euro che l'associazione non vede purtroppo dal 2009. Ma siamo ugualmente soddisfatti giacché programmi e progetti hanno camminato sulla buona volontà di tutti noi, un requisito indispensabile perché fare prevenzione del disagio giovanile in un comprensorio interno, poco urbanizzato come quello in cui ci muoviamo, richiede sensibilità e conoscenza delle problematiche tipiche di questo territorio». (f.b.)


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GUARDIAGRELE. Era il laboratorio di studio delle problematiche giovanili, dall'infanzia all'adolescenza, mentre oggi è un ente che rasenta la paralisi per mancanza di finanziamenti. Per molti anni pezzo pregiato di quelle politiche sociali che da un quindicennio fanno di Guardiagrele un modello di intervento pubblico nell'assistenza, l'associazione Punto giovani è sul punto di accantonare ogni programma futuro e sopravvivere sui pochi servizi affidati dalla Comunità montana Maielletta. L'appello del presidente, il geologo Antonio Carabella, è un vero e proprio allarme sull'universo dei giovani guardiesi e della zona pedemontana. "Per fare un esempio", spiega, "partiamo dai fatti di cronaca degli ultimi giorni, quel traffico di droga che vede al centro per lo più acquirenti giovani e giovanissimi. Il diffondersi degli stupefacenti", osserva Carabella, "è da sempre la principale emergenza individuata da Punto giovani, con molto anticipo rispetto ai fatti attuali. All'inizio del decennio il Comune spese una cifra vicina ai 70 milioni di lire per finanziare uno studio dettagliato sulla condizione giovanile, un rapporto che passò al microscopio la questione indicando le soluzioni che dovevano seguire, ma ci si fermò al punto morto dell'enunciazione". I programmi per il 2010 dovranno fare a meno, per esempio, dei finanziamenti provinciali per l'Informagiovani, servizio di orientamento agli studi e professioni. "Il disimpegno della Provincia, la principale fonte di sovvenzioni", annota il presidente, "rischia di farci cancellare iniziative come i corsi di informatica e di lingue straniere, servizi che rispondono alla filosofia di Punto giovani che fin dall'inizio è la capacità di aggregare i ragazzi per esaltare l'individualità nel gruppo in un contesto di socialità e prevenire così rischi di emarginazione e solutudine che sono la premessa per le cosiddette devianze". Carabella sotolinea che per mancanza di fondi non si tiene un laboratorio teatrale, piatto forte dell'associazione, dal 2006". Quindi fa presente che "in qualche modo la crisi di Punto giovani è la crisi stessa del volontariato; mentre prima crescevano 'in casa' talenti e professionalità che alimentavano l'attività a costo zero, oggi occorre cercarsi quelle professionalità all'esterno, ma non abbiamo in cassa nemmeno i fondi per pagare il minimo di rimborso spese. Ricordo", conclude, "che in passato in Punto giovani si sono formate, o hanno contribuito ai progetti, figure come la storica del costume e memorialista Delia Caramanico, l'attuale presidente dell'ente Mostra Gianfranco Marsibilio e l'assessore in carica agli affari sociali Simone Dal Pozzo. E' un patrimonio che non possiamo dissipare".

Francesco Blasi

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GUARDIAGRELE. L'ascolto dei problemi tipici dell'adolescenza e le istruzioni per fare il primo salto verso il mondo del lavoro. Sono i programmi della campagna d'autunno lanciata dall'associazione Punto giovani, sodalizio nato vent'anni fa e cofinanziato da Comune e Comunità montana della Maielletta. A fine novembre parte un giro per le scuole medie e superiori, quindi l'apertura di cicli di consulenza in sede che metteranno a disposizione dei ragazzi una psicologa, una commercialista e un esperto di leggi sull'inserimento nelle attività lavorative per ogni grado di istruzione. «Le nostre attività», spiega il presidente di Punto giovani, Antonio Carabella, «sono molteplici e centrate in gran parte sulle questioni riconducibili al disagio giovanile e delle famiglie con minori che vivono situazioni problematiche. Ma si tratta di azioni non sempre visibili alla generalità dei giovani», prosegue, «ed è la ragione che ci ha spinto a incontrare i nostri interlocutori direttamente nelle aule della scuola». Punto giovani gestisce un centro diurno per il disagio adolescenziale e una ludoteca destinata ai più piccoli. «In due decenni abbiamo attraversato l'evoluzione del problema», osserva Carabella, «dall'affacciarsi del pericolo delle droghe allo smarrimento sociale che i giovani vivono oggi per via della scollatura tra le generazioni con le conseguenze tanto nell'ambito familiare quanto nella società». Punto giovani raccoglierà testimonianze e parlerà attraverso le voci degli specialisti con un'iniziativa editoriale. «E' "Il foglio dei giovani", testata che riprende in modo autonomo le pubblicazioni dell'associazione che negli anni Novanta erano affidate a un inserto di un periodico locale», anticipa il presidente, «un'esperienza in cui coinvolgeremo direttamente gli adolescenti delle superiori che incontreremo tra la fine di questo mese e dicembre». Carabella parla poi delle consulenze accessibili attraverso Punto giovani all'indomani del ciclo di incontri. «Mentre alla psicologa verranno affidati i casi piccoli e grandi che emergeranno dall'interlocuzione con i ragazzi, la commercialista e l'esperto nel campo del lavoro forniranno istruzioni e consigli sull'apertura di attività e su come districarsi nella giungla contrattuale della legge Biagi. I giovani verranno guidati passo per passo nella compilazione del curriculum e di una richiesta di impiego, secondo le attitudini e le specializzazioni conseguite negli studi».

Francesco Blasi  

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GUARDIAGRELE. «Nelle pieghe del bilancio 2012, ancora tutto da scrivere, cercheremo di ricavare finanziamenti per incrementare la quota di fondi da girare a Punto giovani, che per le sue attività di forte valenza sociale pubblica rappresenta ormai un braccio del Comune». L'assessore ai Servizi sociali Floriano Iezzi risponde al grido d'allarme lanciato da Punto giovani, che col presidente Antonio Carabella aveva annunciato per il 2012 una probabile riduzione dello sportello Informagiovani, la principale attività del sodalizio. «Finanziamenti», riprende Iezzi, «con cui in aggiunta ai 7mila euro attuali cercheremo di reintegrare i fondi che la Provincia non eroga più a Punto giovani da alcuni anni. Del resto, la loro affidabilità è stata già ampiamente dimostrata in oltre 25 anni di attività al servizio delle problematiche giovanili». Dall'assessore parte poi un'esortazione all'associazione, che dall'amministrazione attende il potenziamento dell'attrezzatura informatica promesso fin dal 2009. «Auspichiamo», osserva, «un ritorno alla grande capacità dimostrata in passato, quando Punto giovani concorse con successo a bandi per finanziamenti pubblici, capacità che siamo sicuri esistono ancora». (f.b.)   


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GUARDIAGRELE. Verrà ridotta nel 2012 l'attività dello sportello Informagiovani di Punto giovani, storico servizio dell'associazione che poteva contare su finanziamenti di Provincia e Comune. Il presidente, Antonio Carabella, annuncia «un probabile ridimensionamento nei giorni di apertura e numero delle ore giornaliere». La vicenda prese le mosse nel febraio 2009, quando una lettera dell'assessorato comunale ai Servizi sociali  comunicò futuri  tagli al budget destinato al servizio inserito nella rete "Informaprovincia". «Anche se l'assessorato si impegnò nel marzo successivo, e siamo a quasi tre anni da allora», spiega Carabella, «a potenziare il servizio attraverso nuove postazioni internet e nuove infrastrutture informatiche come reti, stampanti e plotter, a oggi Informagiovani può contare su appena un terzo delle risorse che venivano erogate prima del 2009». Nel bilancio delle attività 2011 appena diffuso da Punto giovani il servizio è uno dei più gettonati offerti dall'associazione che peraltro gestisce con a Comunità montana Maielletta il "Servizio politiche govanili". Allo sportello si sono rivolti 430 utenti di età compresa tra i 18 e i 40 anni. (f.b.)   


scritto da Associazione Punto Giovani

Un giornale realizzato dai giovani per i giovani. Sarà edito da Punto Giovani con il coinvolgimento degli adolescenti, inaugurato con il festival musicale itinerante per i sette comuni dell’area pedemontana orientale. Nel giornale, che riprenderà l’esperienza di “Aelion giovani” pubblicato negli anni ’90, gli adolescenti parleranno del mondo visto dalla loro angolazione e delle problematiche tipiche di questa fascia di età. Il corso di giornalismo  articolato su sette lezioni di 31 incontri programmati nei centri della Comunità. «E’ una sfida nuova per noi, che all’epoca di Aelion-giovani eravamo bambini», spiega il vice presidente di Punto giovani Gianfranco Di Prinzio, promotore del progetto con il presidente Antonio Carabella e il segretario tesoriere Nico Di Prinzio. «L’obiettivo», prosegue, «non è sfornare veri e propri giornalisti, ma fornire le basi per diventare testimoni. Anche se nelle 7 lezioni, affidate a Francesco Blasi, giornalista professionista, ci sono gli spunti per stimolare un interesse che potrebbe tradursi in scelta professionale». Il primo ciclo si è chiuso il 13 novembre al centro sociale di Pennapiedimonte.

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